Noi e la coppia

La coppia è l’incontro di due individualità che si uniscono pur restando distinte.

O così dovrebbe essere. Non è sempre facile, infatti, trovare e mantenere questo equilibrio.

Si tratta di considerare la coppia un compromesso tra IO-TU-NOI ed è importante che anche la comunicazione tra i due partner tenga conto di questo equilibrio, lasciando a ciascun pronome il giusto spazio.

A volte la coppia si colloca in uno di questi due estremi: la coppia simbiotica o la coppia come mero accostamento di due individui.

Nel primo caso, la relazione tra i partner assomiglia ad una “monade”, ossia un’unità indivisibile caratterizzata da un legame indissolubile, all’interno del quale le due individualità non sono ben riconoscibili. In questo caso, il tempo passato insieme, le attività del quotidiano e gli spazi della coppia sono vissuti sempre in maniera condivisa. La comunicazione è prevalentemente di tipo complementare: il modo di parlarsi dei due partner rafforza un incastro relazionale, per cui tutto è finalizzato a “mantenere in piedi” la relazione, anche a discapito dei desideri e dei bisogni individuali, che vengono sacrificati in nome della coppia. Il rischio? Di perdersi l’uno nell’altro senza riconoscere più se stessi da soli o con altri. Ma per poter essere davvero in coppia bisogna, prima di tutto, essere fedeli a se stessi.

Nel secondo caso, quello della coppia come accostamento di due individui, restano in primo piano le esigenze dei singoli partner e la coppia fa fatica a condividere attività, spazi e passatempi. Sembra non esistere un’identità a due, piuttosto ci si impegna a conservare ciascuno la propria individualità. I due partner difendono “a denti stretti” i propri spazi e la propria indipendenza. In questo caso, la comunicazione è prevalentemente di tipo simmetrico: le modalità comunicative sembrano speculari (quello che dice uno, dice l’altra) e parallele. Il pericolo in questo caso? Diventare estremamente litigiosi o disinteressati all’altro, fino a perdere di vista il motivo per cui avevamo scelto il nostro partner, rischiando così di non trovare mai la nostra dimensione di coppia.

(in collaborazione con  la dottoressa Nicoletta Suppa)